Sformati e ristretti dopo mesi di essiccamento, gli elementi non si possono più ricomporre nella posizione di origine... (si ripristinerà nel corso degli aggiustamenti finali)
Come in ogni mia scultura, c'è, in fase iniziale, la constatazione dello stretto... e poi la voglia di ampiezza, la fame di tutti i possibili...
molto forte anche la volontà di appartenere, il rifiuto dell'uno solo, il bisogno universale di far parte di un "noi"
Solo il nocciolo centrale conserva le figure complete del cerchio e del triangolo. Si ritrova sostenuto, trattenuto, avvolto in seno alla coppia che lo ha generato.
Tutte le parti si gonfiano e s'incavano in alternanza … un respiro, sembra... per formare questa catena di vita.
Trovo meraviglioso il candore dell'abete appena spazzolato, ma non so come conservarlo.
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