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Trinità o ciclo... (2)

Ho scelto un ceppo di pino Douglass, legno di cui apprezzo tanto la venatura e il colore.

Presenta un cuore talmente decentrato che non posso pensare di considerarlo come asse della scultura (Infatti questo difetto ha provocato la spezzatura di una delle tre braccia che dovrò rinsaldare).


I taglia legna hanno segato il pezzo grossolanamente con due tagli non affatto paralleli e mi apprestavo a regolarizzarlo per conformarlo al bozzetto…

Mi sono bloccata con la considerazione di dover accettare invece questa irregolarità come un « incidente ».


La realtà ci confronta sempre con degli imprevisti, dei nuovi fattori che ci obbligano a bordeggiare per ripuntare alla meta. L'ordine di partenza va corretto per adattarsi ai nuovi dati. La mia scultura, adottando questo stesso comportamento, dovrebbe guadagnare in naturalezza, evitando una perfetta simmetria fredda e asettica.



Comincio dunque, secondo le regole, a dividere la superficie superiore in 3 sezioni uguali, 3 angoli di 120° su questo ceppo ben difforme che conservo tale quale, proprio per insistere sul principio che la realtà va accettata come si presenta e che conviene sfruttarla senza cercare altrove.


Pertanto le tre braccia avranno lunghezze diverse...

Passeranno adesso qualche mesi per lasciare seccare il legno prima dello sviluppo finale....

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